domenica 28 aprile 2013

Primi studi in Italia!!

Che bellissima notizia! Qualcuno in Italia sta studiando questo disturbo!!! Grazie a un membro del nostro forum che l'ha segnalato (thanks Nina3), ho scoperto il sito di skin picking centro studi dermatillomania dove una psicologa sta facendo ricerche e dove si può compilare un questionario online per aiutare a comprendere il disturbo!! Prego tutti quelli che soffrono di acne escoriata di partecipare, per illuminare gli specialisti che a loro volta poi daranno una mano a chi ne soffre!

giovedì 21 giugno 2012

LO SKIN PICKING SPOPOLA NEI FORUM, BLOG E YOUTUBE

Ho scoperto grazie a chi collabora al nostro forum svariati altri video sulla dermatillomania e un illuminante blog di un ragazzo. Watch this video: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=UEnUH1KB9Gc&noredirect=1

domenica 18 marzo 2012

Back again

Ho deciso di riprendere a scrivere, perché spero che possa servirmi.
I giorni in cui uscivo senza trucco sono solo un lontano ricordo e sono ritornata alla situazione della primavera scorsa. Sospettavo che finita l'estate ci sarei ricascata, e la mia vita non ha subito alcuna svolta significativa da allora per indurmi a cambiare, a smetterla di concentrarmi su di me e le mie imperfezioni e proiettarmi verso il mondo esterno. Nel forum dove ogni tanto scrivo qualcuna di noi ha consigliato di provare a essere meno introspettivi, a non guardarsi troppo dentro (per criticarsi ovviamente) perché essere estremamente riflessivi peggiora il disturbo che abbiamo. La parola chiave potrebbe essere: indulgenti. Verso noi stesse e verso gli altri nei giudizi, perché più siamo severe più ci escoriamo.
Non so come è potuto accadere, ma mi ritrovo con la faccia che avevo a marzo scorso e devo ricominciare tutto daccapo. La paura degli abiti estivi, il non potersi abbronzare sotto chili di trucco con il primo sole primaverile... per un po' ho creduto, sperato, che mi sarei lasciata tutto alle spalle, che sarei sopravvissuta all'inverno. Dio mio, non vorrei proprio stare qui a scrivere queste cose.
Anche la mia socialità fa schifo, i miei rapporti interpersonali. Vorrei che qualcuno mi dicesse come fare, un dottore, un ex picker, un amico. A presto.

giovedì 4 agosto 2011

Sulla via del ritorno

Ciao a tutti amici, mi scuso per non aggiornare il blog da un po'. Come vi avevo preannunciato sono stata una settimana fuori dall'Italia ed è stato un viaggio bellissimo. Sono andata in giro quasi sempre senza trucco (tanto non mi conosceva nessuno! ;-). Naturalmente i miei problemi non mi hanno abbandonata (pelle imperfetta, complessi d'inferiorità rispetto alle straniere, iperorganizzazione e conseguente frustrazione quando i piani non potevano essere rispettati, ...), ma l'essere presi dal mondo esterno aiuta molto a distrarsi da se stessi. Non che questo sia sempre un bene: conoscere noi stessi, analizzarci, capirci, riflettere sulle nostre azioni ci aiuta a individuare cosa c'è di sbagliato in noi e a cercare di migliorare. Sto provando con tutta me stessa a cambiare, ad allentare le molle del perfezionismo, ma con un notevole sforzo, sovrumano direi, specie in certe situazioni.
In compenso questa settimana l'acne escoriata è andata benissimo, e il paradosso è che mi sono riempita di brufoli, forse a causa del sole, e della pelle molto arida che li tiene sotto pelle, quindi immaginate la tentazione! Però nonostante tutto non ne ho spremuto neanche uno, stranamente! Forse perché sono stata impegnata, forse anche per non rovinare i risultati raggiunti, solo che ora che sto a casa la tentazione è più forte e ho molta paura. Paura di ricominciare piano piano a rovinarmi (e una volta iniziato scatta il meccanismo del non-vale-più-la-pena-resistere), di riprovare quella sensazione di sconfitta già dal mattino, quando guardo con amarezza i danni che mi sono fatta la sera prima. Ora invece mi guardo allo specchio con maggiore serenità (certo sono piena di cicatrici e per quelle l'amarezza rimane), conscia di avere solo brufoli non autoprocurati e che nessuno mi può rimproverare per quelli. Non è che sia del tutto tranquilla: c'è sempre il nervosismo causato dallo spuntare di nuovi sfoghi, che porta la mano a perlustrare sempre la stessa area e devo costantemente combattere l'impulso di grattarli. È dura ragazzi! Comunque mi sto convincendo che si possa guarire, magari non del tutto (un brufoletto lo spreme chiunque, sporadicamente), magari conservando le tracce indelebili di un passato da pickers, ma arriverà il giorno in cui si potrà andare in giro senza pensare di sembrare strani, dei reietti, degli svitati e si potranno iniziare dei trattamenti per ridurre anche quelle cicatrici. Bisogna solo cambiare impostazione mentale, bisogna che scatti qualcosa dentro che porti a distogliere l'attenzione dalla pelle, dal nostro aspetto esteriore, o che almeno sia un'attenzione premurosa, non ossessiva. Vi abbraccio tutti

sabato 23 luglio 2011

Vacanze

Ciao, è da un po' che non scrivo. Sono sempre giù di tono, sai che novità! Aspetto quella svolta alla mia vita che non arriva, quella realizzazione che diventa sempre più un miraggio, e mi sento in sospeso, proiettata sempre in un futuro che non c'è e forse non ci sarà mai, almeno come lo programmo io. Col morale a terra preparo i bagagli per il viaggio di una settimana con il mio ragazzo. Anche lui non è felice di come vanno le cose, in parte a causa del mio malessere, benché ci siano anche ragioni estranee a me e che non dipendono da me. Temo davvero il peggio in certi momenti, che possa lasciarmi da sola, o innamorarsi di qualcuna che sembra più serena e appagata. Io non lo sono e non so se lo sarò mai. Spero la vacanza vada bene, malgrado tutte le mie ansie e le mie paure e questa triste aria di pioggia. L'acne escoriata non va male, ma per guarire devo cambiare il mio modo di pensare altrimenti si ripresenterà ogni volta con maggiore veemenza. Vi aggiorno.

p.s. L'incontro con la sessuologa è stato un nulla di fatto. Ha detto che devo prima terminare il percorso psicologico per intervenire anche su quella sfera

martedì 12 luglio 2011

Questioni delicate

In questi mesi (anche se soffro del problema da anni, ma prima non pensavo fosse una malattia, perciò evitavo di pensarci e basta) non ho fatto altro che cercare dei modi per smettere di escoriarmi, ma mi è stato detto durante le sedute dalla psicologa che bisogna indagare sulle cause per poter mettere definitivamente la parola fine a questa cosa e a tutti i disturbi correlati: ansia da prestazione, paure svariate tipo che accadano eventi tragici, pianificazione eccessiva, perfezionismo e le solite robe che ripeto ogni volta. Così mi ha dato un appuntamento con una sessuologa, per vedere cosa se ne cava, visto che anche in quella sfera, ahimè, le cose vanno male. Se sono problemi correlati, ne potrò capire di più. Vi tengo informate.

p.s. Ogni volta mi sembra la svolta, di aver girato pagina e di essere pronta a iniziare una nuova vita senza picking e poi mi ritrovo a non riuscire a non pensare ai brufoli, che mi ossessionano non appena se spunta uno. E quando li stuzzichi dopo aver faticato giorni a ottenere un aspetto decente è ancora più doloroso.

giovedì 7 luglio 2011

Quando va tutto male

Quando ti sembra che vada tutto male, pensi che il problema dell'acne escoriata non ci voleva proprio, che almeno quello sarebbe bello depennarlo dalla lista. Affrontare le situazioni difficili senza porsi il problema di essere presentabile alleggerirebbe notevolmente l'ansia e le sofferenze. Invece no, non solo il lavoro va male, le relazioni interpersonali pure, magari anche la salute e la vita di coppia lasciano a desiderare, ma ci si mette pure questa maledetta cosa del picking. In quei momenti brutti ti chiedi se senza la pelle in quello stato saresti più felice. Beh, la risposta è SÌ. Certo sentirsi belli, o almeno "normali", non è la bacchetta magica che cancella miracolosamente le altre cose che non vanno, ma riduce sensibilmente il dolore. Si dice che chi è sicuro di sé si ammala meno, affronta meglio le cose, insomma in fin dei conti ha meno problemi. Guardarmi allo specchio col viso liscio e pulito, le spalle, la schiena e le braccia uniformi, mi darebbe un'ebbrezza, una sensazione di leggerezza e libertà che non ho mai provato e avrei così una marcia in più per combattere contro tutto il resto. Questo dobbiamo pensare ogni volta che vogliamo massacrarci.

venerdì 1 luglio 2011

Day 0

Ciao ragazze, sono contenta di leggere dai commenti i vostri progressi. Cristy sei davvero brava, io non saprei evitare le puntine bianche, è un gran traguardo quello di riuscire a non toccare niente! Io tendo sempre a fare dei piccoli "sconti", cioè mi dico "dai questo è piccolino, non farai alcun danno" e così continuo a derogare alle regole. Ieri è stato l'ultimo giorno della sfida mensile: convengo con voi che i traguardi così a lungo termine mettono ansia, perciò sarebbe bene tornare a mete più raggiungibili, con soddisfazione immediata. Ho intenzione di fare come fa Yuuki, cioè di fotografarmi, però con lo scopo dir comparare lo stato della pelle con quello che avevo all'inizio della sfida, e che avevo fotografato con grande sforzo (non riesco proprio a guardare le foto dove sono senza trucco). Comunque, ultimamente l'ansia crescente di cui vi parlavo ha peggiorato un po' la situazione del picking, facendomi fare dei passi indietro rispetto ai progressi dell'inizio del mese. Tuttavia nulla è irreparabile (a parte secolari cicatrici), quindi continuerò a fare sfide ma di medio termine però stavolta sul forum. Ieri ho avuto un'altra discussione col mio ragazzo, sempre a causa del mio atteggiamento esagitato, pessimista e pianificatore. Lui mi ha giustamente rimproverata perché mi rovino anche i momenti belli per trovarci sempre dei motivi di ansia, delle cose che sfuggono al mio controllo mandandomi nel panico. Ha detto che una vita così è destinata all'infelicità e devo assolutamente cambiare. Come fare?

venerdì 24 giugno 2011

Day 24

Ciao amiche, mancano circa 6 giorni a fine giugno. Come vi scrivevo in qualche post, da circa metà mese mi sveglio al mattino con un'ansia terribile, forse legata ad alcune scadenze e all'incertezza sul futuro (lavorativo e familiare di conseguenza). Inoltre non far altro che pensare all'acne escoriata mi divora piano piano e non so più se è l'ansia a essere responsabile del picking o il contrario. Il mio ragazzo dice che devo cambiare atteggiamento, perché trasformo tutto in un problema, anche le cose piacevoli, e ha ragione: ogni cosa devo pianificarla, odio gli imprevisti, i cambiamenti mi mettono agitazione, deve andare tutto alla perfezione o il mio umore ne esce devastato. Credo che dovrei seguire una cura psicologica più assidua. Adesso la mia psicologa è in vacanza e non so a chi rivolgermi. Qualche giorno fa un'amica con cui lavoro mi ha invitata ad andare al mare con un gruppo di amici, ha insistito così tanto che non avevo via d'uscita e le ho detto di sì. Praticamente non ho dormito per tutta la notte precedente e ho pensato anche di prendere degli ansiolitici, ma poi ho resistito. Ovviamente le ho dato buca ma so che mi aspetta il terzo grado quando la vedrò e dovrò biascicare le solite scuse. A volte penso che non sarò mai felice, che continuerò a dare la colpa alla pelle ma c'è qualcosa che non va in me a monte. Scusate se vi ho rattristate.

giovedì 16 giugno 2011

Day 16

Ciao a tutte. Oggi ho avuto una brutta ricaduta. Avevo da giorni un brufolo sulla guancia e non pensavo ad altro, così, dopo tanti giorni di resistenza, ho vanificato tutto, utilizzando persino un ago come faccio a volte quando lo schifo non viene via. Purtroppo quando le mani avvertono una cosa del genere, il pensiero mi rode come un tarlo e mi ossessiona, e penso sempre che a farlo guarire naturalmente ci vorrà un'eternità. E pensare che ieri ho avuto un'altra discussione col mio ragazzo perché mi ero tolta due crosticine. Lui diceva che sta facendo dei sacrifici enormi per aiutarmi, uno dei quali è salire ogni sera a casa con me quando mi accompagna per aspettare che mi strucchi (viene insieme a me al bagno), e io ho rovinato tutto. Ci vuole molto impegno per migliorare la situazione, e pochi attimi per mandare tutto a monte. Ma penso lo sappiate bene tutte. :-( Ora il problema è non cadere nel circolo vizioso del visto che ho combinato un casino, tanto vale intervenire su tutti gli altri!

lunedì 13 giugno 2011

Day 13

Siamo quasi a metà mese, e la pelle, grazie al sole, ha un aspetto più normale, ma non così tanto. Le macchie scure sono dovunque, le crosticine sono poche ma spesso continuo a toglierle, i cheloidi sulla schiena sono solo camuffati dall'abbronzatura. Ogni estate va più o meno così, il problema è mantenere la pelle in buono stato dopo. Quindi non mi va di gioire, perché potrebbe spuntarmi un brufolo irresistibile da un momento all'altro e poi tanto ogni anno a settembre ripiombo nel picking, quando le impurità nascoste sotto strati di pelle spessa e scura vengono fuori all'improvviso. Devo imparare a gestire la cosa, prima. Questi giorni ho anche un po' di ansia sin da quando mi sveglio la mattina, e se ho un'imperfezione non riesco proprio a non pensarci. Fantastico sempre sul come sarebbe potermi togliere tutte le cicatrici, uscire scollata e a volto struccato ed è davvero un sogno... Avete visto il film "Giovani streghe"? È stupido, ma mi è rimasto impresso l'episodio in cui una delle ragazze che ha una cicatrice enorme su collo e schiena, dopo anni da reclusa, in cui si nascondeva e andava in giro supercoperta, si fa un incantesimo e la pelle rovinata viene via che è una meraviglia, così va a scuola a testa alta per la prima volta e tutti i ragazzi la corteggiano... Dev'essere una sensazione fantastica.

p.s. È stato raggiunto il quorum, iu-hu!!

giovedì 9 giugno 2011

MIGRAZIONE AL FORUM

Ciao ragazze! Il forum è pronto, ecco l'indirizzo: http://acneescoriata.forumattivo.it/
Cercheremo di capire insieme come funziona, per il momento provate a registrarvi, poi impareremo a gestire i dettagli tecnici strada facendo. Credo che lascerò aperto questo blog per indirizzare le persone sul forum, e per continuare a commentare finché non ci adattiamo e non ci sentiamo a nostro agio nella nuova piattaforma.
Le escoriazioni non vanno benissimo, ma neanche male. Sono uscita a fare jogging senza trucco, per la prima volta, nonostante ho il viso pieno di macchie scure, ma le croste sono meno. A voi come va?

p.s. Chiedetemi qui qualunque cosa a proposito del forum, oppure nella chat che ho attivato (spero funzioni): proverò a rispondere, se ci riesco. Un abbraccio

mercoledì 8 giugno 2011

Day 8

Cito Ninì: "Perché mi sento una fallita???? È come se tutti avessero opportunità nella vita tranne me": questo è praticamente il mio motto da quasi 10 anni a questa parte, specialmente ora che, dopo anni di studio da più brava della classe e perfezionismo in ogni scelta della mia vita (mi bacchetto quotidianamente per ogni errore, non lo facevo solo a scuola), sono quasi disoccupata, cioè da quando mi sono laureata 4 anni fa tiro avanti con lavoretti qualunque. È una congiuntura difficile specie qui al sud, lo so, ma è frustrante rispondere ogni volta a parenti e amici che ti chiedono cosa fai, quando ti sposi, ecc... Adesso ho 29 anni ed è davvero dura vivere a casa dei miei come un'adolescente e credo questo non aiuti il picking. Purtroppo anche il mio ragazzo è quasi nelle mie stesse condizioni, perciò non potrò emanciparmi dalla mia famiglia ancora per molto. Questo non fa che aggravare l'autostima: in pratica mi sembra di aver deluso le aspettative di tutti, e anche se mi si dice che non è colpa mia, penso che forse non ho fatto abbastanza. Perciò non sai come ti ammiro Simona, che a quell'età vivi già da sola. Capisco bene la necessità di fare economia. In effetti se non hai grossi problemi di acne in partenza, risolvendo la causa psicologica passa tutto. Parli di mortificazioni da parte dei medici, in effetti a me è capitato una volta che una dermatologa mi dicesse che era più bravo il suo cane di me a capire che non doveva fare una cosa dopo i primi rimproveri: è stato terribile. Il mio ultimo dermatologo conosceva invece il problema del picking, mi ha anche mostrato delle foto da un suo libro, solo che ovviamente non sa come risolverlo.
Grazie Yuuki per la tua consueta dolcezza, e a Angy per continuare a leggere il nostro blog. Simo sono contenta che abbia un umore più positivo oggi. Ninì non sai quanto vorrei aiutarti a sconfiggere l'insicurezza, ma non saprei da dove cominciare. Diciamo che risolvere il picking sarebbe un ottimo inizio.

lunedì 6 giugno 2011

Day 6

Ciao ragazze, mi sono alzata da schifo oggi. Mi fa star male pensare che questo problema sta rovinando le nostre esistenze ossessionandoci in ogni minuto. E la cosa che mi fa stare peggio è che ce lo autoinfliggiamo. Per quanto mi sforzi di pensare che è una cosa irrazionale, una parte di me se la prende con la pelle, con i brufoli, quando invece anche il dermatologo mi ha detto che la mia pelle non ha niente che non va, a parte essere grassa. Ma tutti quelli con la pelle grassa non si massacrano mica così! Come vorrei essere "normale". Stamattina mi sono guardata allo specchio e sono proprio uno sfacelo, nonostante gli sforzi. Ho le spalle sbucciate dal sole e le macchie sembrano moltiplicate, mentre quelle orrende cicatrici rilevate si notano ancora di più invece di essersi appianate. Arriva anche una fase di cambiamenti nella mia vita e la cosa mi sconvolge, non ho proprio energie da investire. Tutto mi crea agitazione. Stanotte ho dormito pochissimo e mi sono svegliata con l'ansia, come iniziai la primavera dell'anno scorso. Spero di non ripiombare nel vortice della depressione.
Simona sono contenta che il farmaco non abbia avuto effetti collaterali visibili. Coraggio, non pensare ai colleghi, pensa solo a te stessa in questo momento. Non saprei cosa dirti per le croste, anch'io ho lo stesso problema, sotto il trucco si notano lo stesso. Tempo fa provai con il Tea tree oil, che fa accelerare la guarigione ma secca la pelle in modo assurdo, forse perché io lo usavo puro. Mescolato all'olio di germe di grano dovrebbe essere più emolliente pur conservando la sua azione cicatrizzante. Ho preso questi prodotti dall'erboristeria.
Yuuki è già molto positivo che tu abbia lasciato integro il resto del viso. I nostri sforzi devono essere graduali, è impossibile smettere di punto in bianco.
A te Ninì come va?
A presto.

domenica 5 giugno 2011

Day 5

È domenica, primo micro-traguardo. Le ultime ore sono andate abbastanza bene, perché sono stata sempre fuori casa. Convengo con voi che bisogna sforzarsi di uscire anche quando non se ne ha voglia. Capisco Simona quando dice che prima aveva una vena goliardica e ora è più propensa all'isolamento. Anch'io prima ero una persona estremamente socievole ma negli ultimi anni ho cominciato a chiudermi a riccio e lo scorso inverno, durante i postumi della mia depressione (iniziata a marzo dell'anno scorso), stavo sempre a casa da sola (uscivo solo per il lavoro), anche perché il mio ragazzo lavorava in un'altra città. Dai vostri commenti capisco che ci siete passate tutte quindi capite perfettamente. Questo isolamento per la pelle è stato devastante. Come consiglia anche Ninì, dobbiamo pensare che uscire fa bene non solo all'umore (sebbene sul momento ci sembri più una costrizione del resto), ma fa bene anche al nostro disturbo. Quando siamo indaffarate o in compagnia è difficile toccarsi, perciò ben venga la vita sociale e la mondanità. Anche a me come a Yuuki la pelle è migliorata quando studiavo fuori, forse perché condividevo costantemente gli spazi e le attività con altri.
Comunque, ho sempre invidiato chi esce in qualunque momento senza dover affrontare ore di preparazione: si lavano la faccia ed escono di casa, beati loro! Il fatto di doversi coprire con strati e strati di trucco prima di uscire pesa parecchio, quindi anche quello è un deterrente (come dice Yuuki: "Se solo ripenso agli sguardi straniti del mio ex-capo e dei miei colleghi.." a vederci così spalmate di fondotinta...). Ma se impariamo a stare di più con gli altri, ci gratteremo meno e avremo meno bisogno di truccarci quindi di conseguenza più voglia di uscire: è un circolo virtuoso! Anche sentirsi più carine (ok Simona per la scollatura e i tacchi!) aiuta tanto.
Come sta andando la vostra domenica? Cosa vi concederete per premio domani se stasera avrete raggiunto un buon risultato? Io in effetti non ho avuto modo di toccarmi ieri, ma visto che c'è maltempo passerò gran parte del tempo in casa oggi: spero di non vanificare tutto, anche perché mi sono ripromessa che, visto che dopo l'ustione di sabato scorso, sto "spellando" sulla schiena, avrei lasciato integra la pelle nuova lì, che è così delicata pur presentando ancora i soliti cheloidi e le macchie che neanche dieci strati di ustione farebbero scomparire. Scusate per i dettagli disgustosi.
Mi raccomando, tenete sempre duro.

p.s. Simona com'è andata la serata? Come sono stati gli effetti del farmaco?
L'eritromicina la uso raramente, in effetti è un po' pesante come crema antibiotica.

venerdì 3 giugno 2011

Day 3

Ciao ragazze, mi dispiace molto leggere nei vostri commenti che le cose stanno andando male. Anche per me: ieri non c'era il mio ragazzo durante la detersione serale e ho praticamente setacciato ogni centimetro di pelle per eliminare tutti i punti neri. Ho fatto quella che le americane chiamano: "picking fest", altro che festa della Repubblica! Mi sento in parte responsabile per la situazione di tutte: forse la sfida di un mese è un carico psicologico troppo pesante, forse come dice Ninì dovremmo concederci scadenze più ravvicinate. Non sai Simona quanto condivido la storia dei farmaci: io prenderei qualunque cosa per stare meglio. Anch'io l'anno scorso sono guarita dalla depressione grazie ai farmaci, solo che la società attorno a noi è sempre pronta a etichettare e ci spinge a nascondere la cosa e a vergognarci. Io infatti non ho parlato della mia depressione a nessuno. Invece la gente dovrebbe capire (lo dice anche la mia psicologa) che il cervello è un organo come un altro e può ammalarsi, quindi se esistono medicine per le altre malattie non vedo perché non dovremmo prenderle per questo, rovinandoci la vita. Sono anche d'accordo sulla questione della secchezza: più la pelle è secca, più produce sebo per difendersi, quindi paradossalmente la pelle grassa va idratata molto. Il mio dermatologo ha sempre insistito per prescrivermi detergenti e idratanti per pelli sensibili e delicate, proprio per non essere troppo aggressivi. Io uso un detergente delicato mattina e sera, uno struccante e un'idratante con un'azione esfoliante. Non preoccuparti Yuuki: ti assicuro che quelle imperfezioni si vedono solo a una distanza iper-ravvicinata! Sai, anch'io avevo pensato di prendere la piccola, pur non avendo problemi di irregolarità, ma proprio per migliorare la situazione della pelle, come tu mi confermi.
Allora ragazze, siamo operative: propongo di fare un elenco di premi da farci per un piccolo traguardo: arrivare a domenica senza grattarci, anche solo per 24 ore (visto che Yuuki rientra a casa sabato: è valido anche un giorno senza picking)!

Io pensavo di comprarmi una borsa che cerco da tempo, ma ho sempre rimandato! Attendo la vostra lista di auto-regali.


Buon weekend a tutte

p.s. Il forum è quasi pronto, non disperate!
Ah, Simo, la tua micia è un amore. Dicono che il contatto con gli animali migliori la vita in rapporto a chi non ce li ha.

mercoledì 1 giugno 2011

Day 1

Ciao ragazze, com'è andata? La mia giornata non è stata un granché. Niente danni evidenti, ma le solite vecchie crosticine che ho ancora una volta tolto perché sembrava si stessero staccando e qualche puntina bianca a cui non ho saputo resistere. Il classico effetto del sole: prima sembra tutto a posto, poi fuoriesce il grasso e spuntano brufoletti come funghi. Ho messo meno trucco per via del colorito un po' più intenso dovuto all'abbronzatura (o quasi-ustione) e a lavoro mi sono guardata nello specchio: avevo il volto pieno zeppo di macchie e, osservando la pelle delle colleghe, ho pensato: "Non sarò mai normale".
Not a great start...

martedì 31 maggio 2011

Preparazione alla sfida

Ciao a tutte ragazze. Quando leggo i vostri commenti quasi mi commuovo. E pensare che quando ho iniziato a scrivere il blog, avevo poche speranze anche solo che qualcuno lo leggesse, figuriamoci che commentasse. Pensavo che per quasi tutte fosse un tabù, una cosa difficile da ammettere, come lo è stato per me per anni. Anch'io mi sentivo molto sola e disperata. Certo, l'aver trovato un forum americano qualche tempo fa mi ha aperto gli occhi, ma non è la stessa cosa parlarne con le tue connazionali! Internet è uno strumento eccezionale: se non ci fosse sarei probabilmente rimasta per tutta la vita all'oscuro di questo disturbo.
Comunque, domani si parte con la sfida mensile. So che starete pensando: "Tanto io non ce la farò mai, tutti guariranno tranne me". È tipico. Dobbiamo però pensare che l'essere così insicure (forse un tratto caratteriale presente già in partenza) viene fortemente aggravato dal "picking". Smettere ci farebbe sentire più a nostro agio e innescherebbe un circolo virtuoso ossia un meccanismo che, aumentando l'autostima, ci permetterebbe di sopportare meglio le nostre imperfezioni e di non grattarci più.
Ecco infatti il primo suggerimento: quando stiamo per grattarci, prefiguriamoci nella mente l'immagine di noi stesse con una ferita sanguinante e una megacrosta al posto del brufolo, pensiamo che avremo fatto un passo indietro aumentando la distanza che ci separa dalla guarigione, quindi dalla felicità. Può funzionare anche se, come ho detto più volte, serve un pensiero COSCIENTE per rompere l'automatismo, finché l'abitudine nociva sarà sostituita da quella positiva. Alcuni psicologi suggeriscono a chi soffre di dipendenze o manie compulsive di fare gesti sostitutivi al posto di quelli dannosi. Tipo: vogliamo grattarci? E invece facciamo qualcos'altro che c'impegni le mani, anche scrivere sul blog, se può aiutare, o un diario.
Seconda proposta: ogni settimana in cui ci sentiamo soddisfatte del nostro lavoro di astinenza concediamoci un regalino, tipo comprarci qualcosa che ci piace, abbandonarci a un peccato di gola, ecc.. per gratificarci dei risultati.
E poi armiamoci di fede: la mia psicologa dice che bisogna crederci fermamente, nella guarigione, e non partire scoraggiati, dice che la psiche è in grado di guarire persino malattie organiche.
Un abbraccio a tutte

p.s. La sfida inizia domani e termina il 30 giugno

lunedì 30 maggio 2011

Primo giorno al mare

Giornata pienamente estiva qui in Puglia. Gente in canottiera, pantaloncini, già abbronzata. Sabato scorso, dopo una decisione improvvisa, sono andata col mio ragazzo al mare in un'oasi protetta. Inutile dire che c'era il pienone, ma essendo lontano da casa era tutta gente che non conoscevo. E inutile dire anche che tutte le ragazze avevano delle pelli perfette, lisce e abbronzate come ebano, luminose e uniformi. Le guardavo con sconforto. Poi con uno sforzo estremo mi sono tolta i vestiti e sono rimasta in costume, camminando tra la gente con la faccia macchiata e la schiena piena di escoriazioni. È stata dura, ma per quel giorno ho deciso di fregarmene, pensando lucidamente che, qualunque cosa avessero pensato, non avrebbe minimamente influito sulla mia vita. Diverso è se andassi al mare con gente che conosco: non lo farei mai prima di ritenermi del tutto presentabile. E non credo questo avverrà mai, e non perché sono sicura di non guarire, ma perché ormai mi sento talmente brutta e in imbarazzo quando sono svestita e struccata che anche se avessi solo cicatrici e nient'altro, non sopporterei lo stesso lo sguardo altrui (della gente a cui tengo, intendo). Comunque, ho il brutto vizio di volermi ustionare quando vado al sole, perché il giorno dopo tutte le crosticine vengono via magicamente e il rossore copre e camuffa le macchie. So che è sbagliato, ma il sollievo che provo fa dimenticare i danni micidiali che il sole può fare e il pensiero della pelle avvizzita che mi ritroverò da vecchia (già ora è piena di nei schifosi...). A due giorni dall'abbronzatura fulminea, la pelle va meglio, sul viso ho solo un paio di crosticine e delle macchie un po' meno visibili per l'arrossamento generale. Non è così che funziona, lo so bene: il sole lenisce le ferite solo momentaneamente e l'abbronzatura copre le imperfezioni solo per un breve periodo, poi tutto torna come e peggio di prima perché la pelle s'ingrassa tanto. È solo che mi serviva qualcosa per accelerare un po' il processo, e prepararmi alla sfida di giugno con un aspetto più decente per sentirmi più motivata. Com'è andato il vostro week end (matrimoni, studio ecc...?).

Qualche giorno di pazienza e potremo tutte aprire delle discussioni: sto lavorando per voi per aprire il forum :-) .

giovedì 26 maggio 2011

Parlarne è un primo passo

È vero, nessuno sa di questa malattia proprio per la difficoltà nel fare outing, perché crea vergogna. Però penso che già il fatto che se ne inizi a parlare tra di noi, si vada dagli psicologi, dai dermatologi, a esporre il problema, lo si dica agli amici possa pian piano contribuire a spargere informazioni che faranno prima o poi mobilitare la comunità scientifica verso uno studio più approfondito. Servirebbe forse un gesto più forte, ma cosa? Ammiro quella canadese che è andata in tv a farsi riprendere quasi ogni centimetro di pelle martoriata. Negli Usa ci scrivono anche dei libri, articoli sui giornali, servizi ai notiziari, reality. Lì si sta muovendo qualcosa, prima o poi succederà anche da noi e anche se, probabilmente, non potremo beneficiare tempestivamente degli eventuali rimedi, le nostre figlie e nipoti vivranno forse in un mondo dove il nostro problema si potrà sconfiggere. Forse i nostri piccoli sforzi serviranno a qualcosa almeno per le future generazioni.

mercoledì 25 maggio 2011

Ultimo giorno

È finita la sfida. Stasera potremo vedere i risultati. Non ci sono escoriazioni fresche ma solo macchie molto evidenti e qualche crosta ancora. Bisognerà aspettare ancora a lungo per farle sparire. La dermatologa mi ha detto tempo fa che la mia pelle ci mette più delle altre a sanarsi. Mi ha prescritto una crema con un piccolo contenuto di acido glicolico con un'azione leggermente esfoliante per accelerare il processo, ma ovviamente finché non smetto di grattarmi, sarà pressochè inutile.
Non nascondo che a volte mi sento un po' una stupida a lanciare queste sfide, dovrebbero esistere dei gruppi di autoaiuto come per gli alcolisti per sentirsi più motivate. Ma per fortuna c'è il mio ragazzo che mi monitora un po', e ci siete voi a darmi sostegno. Aggiorniamoci a vicenda.

p.s. Pensavo di far partire la sfida di un mese magari dal 1 giugno. Ci state?

martedì 24 maggio 2011

-2

Domani è l'ultimo giorno della sfida: la sera potremo verificare se c'è qualche risultato, qualche piccolo miglioramento. Vorrei dire a tutte quelle che ci provano e che ci ricadono costantemente che la cosa, a quanto ne so (dai racconti degli altri), è molto graduale, quindi non scoraggiatevi. Le ricadute e i fallimenti sono comunque il segno che si è intrapreso un percorso. Poi il miglioramento dipende anche molto dalle circostanze, dalla situazione più o meno serena o difficile che stiamo vivendo, dalla stagione, dallo stato della pelle... Scommetto che tutte quante quando torniamo da una vacanza ci vediamo più belle: semplicemente perché non abbiamo avuto il tempo di grattarci! Quindi un efficace antidoto sarebbe quello di trascorrere quanto meno tempo da sole e di riempirci d'impegni e socialità. A domani allora!

p.s. M'impegnerò a scrivere più spesso, anche solo due righe.

domenica 22 maggio 2011

-4

Ciao a tutte. La scorsa settimana sono stata dalla mia psicologa e mi ha detto che come primo passo occorre fregarsene un po' di ciò che pensano gli altri, per non negarsi esperienze e divertimenti solo per non incorrere in commenti imbarazzanti. Ovviamente questo non deve portare a cullarsi e a ignorare il problema. Secondo il mio ragazzo invece gli altri e il loro giudizio (e quindi la coscienza della vergogna) costituirebbero proprio il pungolo a smettere. In questi anni di "picking" ho capito che in genere la gente non fa quasi mai commenti sull’aspetto altrui, come segno di rispetto. Si mostra indifferente, perché chiedere non sta bene. E così noi picker c’illudiamo che il nostro “piccolo segreto” sia al sicuro. Invece uno dei paradossi di questo disturbo è proprio che continui a tenerlo segreto, pur essendo consapevole, in fondo, di quanto sia evidente a tutti quanti. È assurdo considerarlo una questione privata quando invece è lampante, è palese che hai qualcosa che non va, te lo si vede letteralmente in faccia: anche se non l’ho mai detto a nessuno, sono anni che amici e conoscenti mi vedono piena di croste e cicatrici e qualcuno di loro avrà fatto due più due. Il tentativo di nasconderlo, perciò, è davvero patetico. Ma è così che funziona, e chi ha questo problema lo sa. Anche le persone che ci stanno intorno lo sanno, ma spesso capita che nessuno dica nulla. Oppure, specie chi ci vuole bene, soffrono in silenzio, forse per non ferirci, forse perché aspettano il momento in cui saremo pronti ad aprirci.
Però, nonostante la maggior parte delle volte la gente finga di non vedere e non dica nulla, nella mia lunga carriera da picker mi sono imbattuta in ogni genere di domande. Al mare mi sono capitati diversi commenti: “Che hai su tutto il corpo? È contagioso?”, "Hai avuto la varicella?" ecc. ecc. È vero, è sgarbato fare domande del genere, ma me le sono cercate. Sono stufa di ignorarle, di biascicare tra i denti riposte disarticolate, giustificazioni ridicole, e di sentirmi costantemente a disagio. Comunque non direi mai la verità. Spero sempre che gli altri pensino che abbia l’acne, o un’allergia o un eczema. Sempre meglio che pensare che me l’auto-infligga.
Spesso ho pensato di raccontarlo a qualche amica (anche se ne ho poche, visto che questo problema mi ha portata a essere sempre più solitaria) ma temo che pensino che sia una psicopatica. Finché vedono le croste possono pensare che io abbia un reale problema fisico, non voglio mi considerino una squilibrata. Sono davvero stufa, di aver paura persino di andare dal dottore o dal parrucchiere.

P.S. La sfida sta andando abbastanza bene. Sono più o meno soddisfatta anche se finché non saranno cadute tutte le crosticine avrò sempre la tentazione di toglierle. Ho scoperto che lavando i capelli più spesso l'impulso diminuisce, forse perché il sebo del cuoio capelluto tende a rendere anche il viso e il corpo più grassi, specie per chi ha i capelli lunghi. E la vostra sfida come va?

martedì 17 maggio 2011

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Secondo giorno della sfida: i miei sono partiti e sono sola in casa quindi potrei trascorrere indisturbata delle ore davanti allo specchio. Per fortuna ieri mi sono struccata quando c'era il mio ragazzo e non potevo trattenermi troppo in bagno. Gli chiederò di esserci anche stasera quando mi lavo il viso.
Sabato scorso siamo andati a mangiare sul mare e c'era qualcuno che faceva il bagno, compreso il mio ragazzo. Io non mi sono spogliata con la scusa che non ero depilata. Ho dovuto rinunciarvi con la morte nel cuore come succede ormai da anni e la cosa mi devasta. Guardavo con invidia tutte le ragazze in bikini e pensavo che mi sono privata di una libertà così naturale senza motivo. È come chi fuma e si spacca i polmoni: senza motivo, solo per quel minuto di deleterio piacere.

lunedì 16 maggio 2011

Sfida di 10 giorni

Il sito di blogspot ha avuto un po' di problemi, e l'ultimo post è scomparso, perciò sono costretta a ricominciare la sfida da oggi: scadenza il 25 maggio, giorno del mio compleanno. Sarebbe bello concedermi un piccolo regalino come quello di uscire fuori casa almeno senza ferite fresche. Per far passare buchi, macchie e cicatrici ci vorrà molto di più, e molti non passeranno mai, e forse non potrò mai rinunciare al trucco, ma bisogna comunque cominciare e con urgenza.
Ho avuto un episodio di depressione l'anno scorso, causato da altri fattori. È buffo, ma proprio in quel periodo la mia pelle era migliorata, poi ci sono ricaduta di brutto. Nel mio caso la depressione è ereditaria, come anche i disturbi ossessivo-compusivi. Derivano credo da uno squilibrio chimico, da uno scompenso organico di qualche tipo. Nessuno psicologo in passato mi ha saputa aiutare (nessuno ha la più pallida idea di cosa sia questo problema) e neanche la cura farmacologica di anti-depressivi. Ora ne sto vedendo un'altra di psicologa, che il mio medico mi ha consigliato per non ricadere in depressione, ma anche lei brancola nel buio. Si ostina a volerne ricercare la causa in qualche remoto trauma infantile, per quanto le abbia detto che ero una bambina felice e che non c'è nulla che me l'abbia provocato. Visti i miei problemi in campo sessuale, crede di poter collegare le due cose. Forse ha ragione, ma non essendo vittima di abusi, temo che una causa scatenante non ci sia, ma che sia diciamo fisiologica. E usare la ragione putroppo non basta...

martedì 10 maggio 2011

Bilancio

Ieri ho finito la settimana di prova di astinenza dai grattamenti. Non è che mi sia astenuta del tutto, ma anche solo con l'averne diminuito l'intensità e la frequenza si nota un lievissimo miglioramento. È come se la normalità fosse a un passo da te, e in certi momenti sembra così facile smettere. Invece poi ti spunta un maledetto brufolo che rovina tutto. È vero che se non ci fossero sarebbe mille volte più semplice, ma dobbiamo imparare a conviverci e distogliere l'attenzione dalla pelle. Non può essere tutto perfetto e sotto controllo. Mi è capitato di leggere su un forum dei post di qualcuno che ce l'aveva fatta e scriveva che è tutto lì: non pensarci affatto, non guardarsi quasi mai allo specchio. E diceva che invece spesso anche queste prove di astinenza non fanno altro che focalizzare l'attenzione sulla pelle: se sai che non devi fare una cosa, ci pensi mille volte di più e diventa un'ossessione. Ma il processo di "disinteressamento" è impegnativo e implica un cambiamento proprio nel modo di pensare e concepire noi stessi, perciò all'inizio è necessario un impegno consapevole che si spera poi diventi automatico.
Comunque, quando cerco di non grattarmi, mi rendo conto di quanta energia ho nelle mani che dev'essere sfogata e divento molto più nervosa, perché ormai quella di escoriarsi è diventata una valvola di sfogo dello stress. Bisogna inventarsi altre attività, altri modi, tenersi impegnati diversamente.
Ho deciso di non concedere più tregua a questa cosa, così domani inizio un'altra sfida di dieci giorni, che terminerà il 20. Sarà anche controproducente sforzarsi di non farlo, ma non conosco altre vie. Cercherò di aggiornare il blog quotidianamente per annotare i progressi e i fallimenti.

venerdì 6 maggio 2011

Video sulla dermatillomania

Negli Stati Uniti hanno iniziato da poco a parlare di questo problema. Questo soprattutto grazie a una ragazza canadese che si è lasciata intervistare:

intervista in tv
 youtube

C'è anche un programma chiamato Obsessed in cui si parla di disturbi ossessivo-compulsivi (cercate il profilo di Vanessa e cliccate sul suo video):
http://www.aetv.com/obsessed/video/index.jsp?bcpid=21711659001&bclid=26244816001&bctid=33668101001

mercoledì 4 maggio 2011

Giorno 2

Ieri è stata una giornata movimentata, fortunatamente. Dico fortunatamente perché mi ha aiutata a tenere le mani lontane dalla pelle. La sera prima non ho potuto fare i soliti lunghi rituali di detersione ed esame ravvicinato di ogni maledetto poro che porta poi ai grattamenti, quindi l'indomani la mia pelle non presentava nuove escoriazioni. Tutto il giorno ho lavorato e la sera sono crollata dal sonno, quindi niente "picking". Mentirei però se dicessi che non ho tolto qualche crosticina secca, perché è inevitabile che le mani perlustrino la pelle nei momenti di pausa, tipo quando sono alla guida. Purtroppo però ieri sera ho avuto un'altra discussione col mio ragazzo. Mi ha detto che ho superato i limiti della decenza a farmi vedere in pubblico in questo stato, che ho gettato al vento la mia bellezza, quella che lo ha fatto innamorare, che sono diventata schiva e dimessa con gli altri. Avrei voluto uccidermi, ma invece penso di utilizzare quelle parole atroci per darmi una spinta a cambiare. Ora sono davvero stufa di aver rinunciato per anni a vivere una vita vera. Vi aggiorno presto. La data di scadenza del programma tolleranza zero è dopo 7 giorni quindi, avendo iniziato ieri, terminerò il 9. Mi auguro che funzioni.

lunedì 2 maggio 2011

Inizio programma: "TOLLERANZA ZERO"

Ciao ragazze, innanzitutto volevo dirvi che se state leggendo queste parole adesso o avete commentato i post avete già raggiunto un importante traguardo: AVETE AMMESSO L'ESISTENZA DEL PROBLEMA, che è la chiave per intraprendere un cammino verso la guarigione. Infatti negare il disturbo, per quanto sia la cosa più ovvia che possiamo fare, è la più deleteria.
Da quando ho iniziato questo blog ho vissuto un periodo buio che per la verità non è ancora finito (mi scuso con tutte per l'assenza e il ritardo nella pubblicazione dei post). Indovinate un po' il motivo? Il mio problema, ovviamente. Il fatto è che dopo anni di tentativi e litigi il mio ragazzo sembra davvero estenuato da questa cosa. Immagino che molte di voi riescano a tenerlo nascosto al proprio partner, ma nel corso degli anni la cosa è diventata così evidente che io ho dovuto dirglielo perché è sfuggita al mio controllo. È difficile immedesimarsi per chi non conosce questa cosa. Sembra irrazionale, infantile, un'assurdità. A loro smettere sembra la cosa più facile del mondo ed è colpa nostra se non c'impegniamo abbastanza. Ha minacciato più volte di lasciarmi ma la paura di perderlo non è servita a molto finora. Credo che questa sia la mia ultima chance, e se non ci riuscirò lo perderò definitivamente. Lui mi vuole bene, sono 7 anni che stiamo insieme, e giustamente mi metto nei suoi panni ad andare in giro con una ragazza che sembra un rettile che fa la muta.
Quindi ho deciso di iniziare un programma di "disintossicazione" da questa compulsione, anche se, da tutto ciò che ho letto, si prospetta una cosa lunga, piena di ricadute, e quasi mai definitivamente eliminata. Ma è necessario tentare. Già migliorare il problema sarebbe un grande passo. Vorrei fissare una data d'inizio e una scadenza e aggiornarvi sull'andamento della cosa e spero lo facciate anche voi, unendovi alla sfida, anche dopo di me. Intendo iniziare domani, 3 maggio, e provare inizialmente per una settimana. È meglio all'inizio non imporsi sfide impossibili come un mese senza grattarsi, almeno per me non funziona. Meglio traguardi graduali che accrescano man mano la fiducia in se stessi piuttosto che mete irraggiungibili e continue frustrazioni. La sfida consiste in una settimana senza grattarsi: questo include spremere brufoli, togliersi croste, ecc. In pratica bisogna tenere le mani lontane dalla pelle, perché una volta individuata l'imperfezione è inevitabile che sorga la compulsione di togliersela. Detta così sembra semplice ma noi sappiamo bene lo sforzo che ci vuole. Mettiamocela tutta, ne vale la pena. E se ci viene l'impulso di grattarci pensiamo a tutti i motivi per smettere che ho elencato nell'altro post. In bocca al lupo a tutte.

giovedì 24 marzo 2011

Motivi per smettere

Dire che la qualità della vita di un "grattatore compulsivo" peggiora sensibilmente sarebbe un eufemismo. La nostra vita fa letteralmente schifo e la sola idea che la cosa dipenda esclusivamente da noi ci fa stare malissimo. Smettere di devastarci la faccia e il corpo, svegliarci un bel giorno e poterci guardare allo specchio come persone "normali" è il sogno più grande di ogni "escoriatore", ma anche una meta che considera irraggiungibile. Smetterla di ossessionarsi per lo stato della propria pelle sarebbe un primo passo verso la guarigione. A volte ci sentiamo forti, pensiamo di poter smettere, ma poi la soddisfazione di un desiderio immediato (la compulsione di escoriarsi) risulta più forte del pensiero di una soddisfazione differita nel tempo (avere una pelle normale). Occorre concentrarsi di più su questi obiettivi a lungo termine. Ecco alcune ragioni per smettere:

  • voglio sentirmi libera e felice
  • voglio smetterla di sentirmi in imbarazzo
  • voglio andare a dormire a casa di amici senza trovare scuse a causa della mia pelle
  • voglio uscire senza ombrello quando piove senza preoccuparmi del trucco che può venire via
  • voglio "vivere"
  • voglio indossare il bikini
  • non voglio più nascondermi
  • non voglio più avere paura d'imbattermi in domande imbarazzanti
  • non voglio più trascorrere giornate come questa
  • voglio smetterla di mentire e trovare scuse
  • voglio uscire senza trucco
  • voglio fare sesso senza preoccuparmi delle cicatrici e delle macchie che ho su tutto il corpo
  • non voglio che le mie giornate dipendano dallo stato della mia pelle
  • voglio essere di buon umore
  • voglio avere una vita sociale
  • voglio essere fiera di me stessa
  • non voglio vivere ogni giorno col senso di colpa
  • non voglio più provare vergogna
  • non voglio più avere paura di andare dal dottore o dal parrucchiere
  • non voglio più dover togliere macchie di sangue dai vestiti
  • non voglio più spendere soldi in creme e prodotti che tanto non funzionano
  • voglio indossare abiti scollati
  • voglio andare al mare, in piscina, in campeggio
  • voglio avere figli un giorno
  • voglio che il mio partner mi baci senza temere che si disgusti
  • voglio mostrare il mio corpo agli altri senza sentirmi a disagio
  • voglio smettere di pensare, quando parlo con qualcuno, se ha notato le mie escoriazioni
  • voglio camminare a testa alta
  • voglio rispettare me stessa
  • non voglio più sprecare tanto tempo prezioso della mia vita a rovinarmi la pelle e poi a coprire i danni
  • voglio rilassarmi e alleviare lo stress in modo piacevole
  • non voglio più che la mia pelle sia al centro dei miei pensieri in ogni momento
  • voglio essere di nuovo me stessa
  • voglio riprendere il controllo della mia vita
  • voglio sentirmi di nuovo bella.

Alibi

È una vita che noi "grattatori compulsivi" ci diciamo di smettere. Prima di noi ci hanno provato le nostre mamme, che ci gridavano di non toccarci o ci rimproveravano davanti ai parenti per metterci in imbarazzo, ma per persone insicure come noi la tecnica dell'umiliazione non funziona. Abbiamo provato di tutto, fissato di continuo scadenze sul calendario, mettendolo tra i buoni propositi dell'anno nuovo, ma niente sembra funzionare. Io sono arrivata al punto che, invece di rallegrarmi per determinati eventi, appuntamenti, feste, la prima cosa a cui penso è quanto tempo passerà tra questo momento e la data in questione e se la mia pelle avrà il tempo di guarire. Il grande problema di noi "escoriatori" è che il nostro cervello continua a credere, anche se un'esperienza di anni dimostra il contrario, che toccando i brufoli (o imperfezioni che nessuno noterebbe a meno che non ci guardasse la faccia con la lente d’ingrandimento) ne acceleriamo la guarigione, quando invece li trasformiamo in ferite che ci metteranno secoli a sanarsi e lasceranno un segno dieci volte maggiore. E continuiamo a togliere le croste illudendoci di appianare la pelle. Bisogna sbloccare questo meccanismo del pensiero, e smetterla di trovarci degli alibi per farlo. Ecco una lista di alibi:

  • se lo elimino, guarirà prima, altrimenti ci vorrà un'eternità
  • mi tocco i brufoli da così tanto tempo che un'escoriazione in più non cambia niente
  • mi sono già toccata oggi, perciò non importa se continuo
  • spremerò solo questo e poi smetterò, non si noterà neanche
  • ho bisogno di farlo per alleviare lo stress
  • devo eliminare questo schifo dai pori, non è normale, è disgustoso
  • mi sento già da schifo, perciò a chi importa se lo faccio
  • ah! che orrore! devo sbarazzarmi subito di queste imperfezioni
  • non esco questo weekend perciò nessuno si accorgerà se lo faccio
  • devo solo togliere una crosta in modo che se ne formi una più piccola (questa è così grossa e schifosa che devo impedire che venga via in pubblico)
  • questo brufolo sembra pronto a essere schiacciato senza fare danni
  • non riesco a togliermi dalla mente questo brufolo, devo spremerlo
  • questo non conta, è solo un piccolo "toccamento"
  • beh, ora che ho iniziato, tanto vale che elimino anche gli altri brufoli
  • ho combinato un casino ormai, perciò non c'è motivo di fermarsi adesso, finirò ciò che ho iniziato
  • smetterò domani/la settimana prossima...
  • ho aspettato abbastanza che guarisse da solo, devo intervenire
  • è una malattia, è più forte di me
  • ormai sono piena di cicatrici, una in più non fa differenza
  • non m'importa di farmi del male, tanto sono brutta e mi odio
  • non riuscirò mai a smettere, ci ricadrò prima o poi, quindi perché non ora?
  • mi sento giù, forse se lo faccio mi sentirò meglio
  • sono stata brava negli ultimi giorni a non toccarmi, quindi posso concedermi un piccolo strappo
  • non m'importa più niente

sabato 12 marzo 2011

Perché un diario

Sono una ragazza di 28 anni che soffre di un disturbo ancora poco conosciuto in Italia, noto con il nome di acne escoriata, o, traducendo dall'inglese (self injurious compulsive skin picking), della sindrome da grattamento compulsivo. Saranno ormai più di 15 anni che convivo con questo problema ma solo da poco mi sono resa conto che si tratta di una vera e propria patologia, una forma di autolesionismo, o masochismo cutaneo. Ho sempre pensato si trattasse di una cattiva abitudine, un vizio difficile da estirpare. Questo era dovuto all'assenza di informazioni precise, ma soprattutto alla mia reticenza a confessare il problema, a parlarne con altri, ad ammettere a me stessa che si tratta di una vera e propria malattia socialmente invalidante. Un giorno mi sono imbattutta in un sito americano e mi si è aperto un mondo. Prima credevo di essere una freak, l'unica a combattere contro questa cosa sconosciuta, che era diventata una fonte di vergogna e di sensi di colpa, ma poi grazie al web ho scoperto che ci sono tante persone che soffrono dello stesso disturbo e nel forum collegato al sito (una piccola enciclopedia per gli skin pickers) ho potuto confrontarmi con loro e ricevere consigli e conforto. Ho deciso di tenere questo blog per condividere il mio problema con altra gente e magari poter fornire supporto a chi si trova nella mia stessa situazione. Per me è stata una vera sorpresa scoprire di non essere sola e mi ha dato uno spiraglio di speranza, spero possa essere così anche per voi.