giovedì 4 agosto 2011

Sulla via del ritorno

Ciao a tutti amici, mi scuso per non aggiornare il blog da un po'. Come vi avevo preannunciato sono stata una settimana fuori dall'Italia ed è stato un viaggio bellissimo. Sono andata in giro quasi sempre senza trucco (tanto non mi conosceva nessuno! ;-). Naturalmente i miei problemi non mi hanno abbandonata (pelle imperfetta, complessi d'inferiorità rispetto alle straniere, iperorganizzazione e conseguente frustrazione quando i piani non potevano essere rispettati, ...), ma l'essere presi dal mondo esterno aiuta molto a distrarsi da se stessi. Non che questo sia sempre un bene: conoscere noi stessi, analizzarci, capirci, riflettere sulle nostre azioni ci aiuta a individuare cosa c'è di sbagliato in noi e a cercare di migliorare. Sto provando con tutta me stessa a cambiare, ad allentare le molle del perfezionismo, ma con un notevole sforzo, sovrumano direi, specie in certe situazioni.
In compenso questa settimana l'acne escoriata è andata benissimo, e il paradosso è che mi sono riempita di brufoli, forse a causa del sole, e della pelle molto arida che li tiene sotto pelle, quindi immaginate la tentazione! Però nonostante tutto non ne ho spremuto neanche uno, stranamente! Forse perché sono stata impegnata, forse anche per non rovinare i risultati raggiunti, solo che ora che sto a casa la tentazione è più forte e ho molta paura. Paura di ricominciare piano piano a rovinarmi (e una volta iniziato scatta il meccanismo del non-vale-più-la-pena-resistere), di riprovare quella sensazione di sconfitta già dal mattino, quando guardo con amarezza i danni che mi sono fatta la sera prima. Ora invece mi guardo allo specchio con maggiore serenità (certo sono piena di cicatrici e per quelle l'amarezza rimane), conscia di avere solo brufoli non autoprocurati e che nessuno mi può rimproverare per quelli. Non è che sia del tutto tranquilla: c'è sempre il nervosismo causato dallo spuntare di nuovi sfoghi, che porta la mano a perlustrare sempre la stessa area e devo costantemente combattere l'impulso di grattarli. È dura ragazzi! Comunque mi sto convincendo che si possa guarire, magari non del tutto (un brufoletto lo spreme chiunque, sporadicamente), magari conservando le tracce indelebili di un passato da pickers, ma arriverà il giorno in cui si potrà andare in giro senza pensare di sembrare strani, dei reietti, degli svitati e si potranno iniziare dei trattamenti per ridurre anche quelle cicatrici. Bisogna solo cambiare impostazione mentale, bisogna che scatti qualcosa dentro che porti a distogliere l'attenzione dalla pelle, dal nostro aspetto esteriore, o che almeno sia un'attenzione premurosa, non ossessiva. Vi abbraccio tutti