Che cos'è l'acne escoriata

Dalle mie ricerche su Google risulta che gli specialisti francesi furono tra i primi a diagnosticare il disturbo, a cui diedero il nome, usato tuttora, di acné excoriée des jeunes filles, proprio perché si resero conto che colpiva per la maggior parte giovani donne. Viene definito come un disturbo psicologico, o nevrosi, che spinge al "trattamento compulsivo" di lesioni acneiche ma anche di cute integra. In questo modo si formano lesioni infiammate che possono essere scambiate per acne ma che sono in realtà degli artefatti indotti dal comportamento della persona affetta dal disturbo. Questa sindrome, in poche parole, porta a intervenire sulle imperfezioni presenti sulla pelle spremendo i brufoli con unghie o polpastrelli, scavando nella cute per eliminare impurità più o meno reali, rimuovendo continuamente le croste che si formano con l'illusione di appianarle, ma procurando così vere e proprie ferite (escoriazioni) e generando macchie e cicatrici difficili da curare. Le parti del corpo colpite sono soprattutto: viso, braccia, gambe, schiena, petto, nuca e cuoio capelluto. Il disturbo è imparentato con la tricotillomania (di cui è affetto chi si tira peli o capelli, sopracciglia ecc...) e l'onicofagia (chi si mangia le unghie), ma riguarda anche la rimozione di cuticole dalle dita, della pelle dalle labbra, ecc... Questo problema può anche essere accompagnato da altri disturbi della sfera psicologica. Da ciò che ho potuto constatare infatti ne sono affette in genere persone ansiose, perfezioniste, ipercritiche ed estremamente sensibili e insicure.